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giovedì 24 gennaio 2013

Perbacco



Perbacco! Mi sono distratto un attimo e ho compiuto sessant'anni! Non me l'aspettavo ... ero lì che pensavo ad altro, la mia mente vagava a quando mio figlio era piccolo, giocavo insieme a lui a dama e ad asso piglia tutto.
Bei tempi. Bei tempi perché passavano gli anni, lui cresceva e neanche ce ne accorgevamo.
I puffi e i cartoni della Disney ci facevano sognare un luogo dove vincono sempre i buoni, Harry Potter ce la metteva tutta per farci sentire invincibili.  
Il mondo sembrava ovattato, tutto scorreva liscio come un fiume che si riposa dopo una corsa dalla montagna. 

Poi un bel giorno il fiume mi travolge, mi rapisce e trascina cercando di annullarmi; crollano le mie difese, vacillano le certezze, sono impreparato. 

Pian piano riesco a trovare i punti fermi e riconosco i veri amici, alcuni tra i vecchi altri nel tragitto appena iniziato.

Quando riemergo sono un’altra persona.
Sono franco, si lo sono sempre stato ma ora non ci sono più timori o incertezze.

Con la curiosità di un bambino scopro il mondo da punti di vista diversi, e incontro tanti desiderosi di confidarmi e condividere i loro problemi, come il protagonista di “Caos Calmo”. 

Sviluppo nuovi interessi, il ballo, le escursioni culturali, provo a scrivere e a raccontare, il lavoro diventa sempre più difficile e i soldi … cominciano a scarseggiare.
Affronto ogni giorno con un sorriso e con rinnovato ottimismo e quando meno me l’aspetto l'amore entra nella mia vita.
Mio figlio cresce, è un uomo ormai, e lo ammiro per la sua maturità, per gli ideali e per le sue scelte coerenti, lontane da ogni condizionamento.

Guardando indietro rivedo una fila di torte piene di candeline accese alle quali ho soffiato … sono tante e comincio a contare  1+2+3+4 ... +57 +58 +59+60 

Ma siamo impazziti?

Milleottocentotrenta candeline!!

Che ci posso fare? Mica posso fermare il tempo.
Ma visto che  il peso degli anni ancora non lo sento, sono sano, vivo e vegeto, allora vaffanculo all'età anagrafica! 
C'è ancora tempo per veder spuntare qualche germoglio da tutti quei semi seminati.

martedì 22 gennaio 2013

60


 























Un grazie a tanti amici,  sempre presenti nei momenti di felicità e di tristezza, fedeli compagni di viaggio lungo una strada a volte tortuosa ma sempre avvincente




FL

martedì 15 gennaio 2013

Buoni postali

"Oddio, è entrato Oasi!!" esclamava terrorizzata, per condividere la sciagura con gli altri impiegati dell'ufficio postale ...  ora vi racconto.

Circa 30 anni fa mia nonna si recò in un piccolo ufficio per trasformare i suoi risparmi in due buoni postali; li intestò alla figlia e al suo unico nipote, con la sicurezza di lasciarli in buone mani.
Lo scorso mese, avendo necessità di recuperare un pò di soldini per far tornare in vita il mio conto, mi reco all'ufficio postale di zona, convinto di poterli incassare con facilità.

"Questi buoni sono antichi e non sono stati caricati a livello centralizzato", mi viene contestato, "e lei dovrebbe riscuoterli presso l'ufficio emittente, ma possiamo venirle incontro trasmettendo noi la richiesta e in pochi giorni saremo in grado di rimborsarli".
Comincio a capire che  dovrò sudare per avere quanto mi spetta; torno ad affacciarmi dopo una decina di giorni, sperando di potercela fare.

Entro nell'ufficio di Via Deledda e scopro che la macchinetta eliminacode è rotta; nessuno  ha  pensato a predisporre pizzini, numeretti della tombola, strappi numerati di carta igienica o altro per regolare la fila e le priorità agli sportelli; un serpentone di poveracci esce fuori dalla porta dell'ufficio, visto che nessuno può rinunciare alla posizione acquisita.

Dopo poco più di un'ora arriva il mio turno e l'addetta ai titoli inizia a trattare il mio caso, con la professionalità di un chirurgo che sta per affrontare un complicato intervento; per semplificare le cose non chiedo cose strane come assegni circolari, bonifici o altro; le dico semplicemente "voglio versare questi due buoni, cointestati a me e mia madre, sul conto corrente postale cointestato sempre a me e mia madre, aperto in questo ufficio".
La funzionaria mi sorride, mi chiede un documento valido e mi rimprovera per non aver portato il tesserino del codice fiscale; le spiego che conosco il mio codice fiscale a memoria, che è registrato tra i documenti che ho presentato quando ho aperto il conto presso di loro, e comunque è desumibile facilmente a partire dai dati del documento di identità ... inizia il confronto.

Dopo qualche minuto vedo una smorfia di disperazione da parte sua ... "Oddio, è entrato Oasi!!"
"Cosa succede?" le chiedo preoccupato,
lei mi dice con voce isterica "è Oasi, il nostro programma di indagine su ricettazione, riciclaggio, antimafia, antiusura, antievasione ... si prepari a rispondere alle mie domande, e speriamo che i dati che abbiamo su di lei siano completi e aggiornati e che lei risulti essere in regola!";
comincio a stranirmi ... "se trasferisco denaro a me intestato, che voi avete in deposito da 30 anni, verso un conto che voi gestite e che è ancora intestato a me, devo dichiararne la provenienza?"

Non vorrei apparire rassegnato ma ho già capito che tra un paio di anni mi arriverà qualche accertamento e quindi cerco di collaborare per farle inserire delle risposte che siano precise e incontestabili.

La prima domanda riguarda la mia occupazione, dichiaro di essere un "impegato nel ramo dell'informatica"; purtroppo Oasi non prevede questa risposta, la signora non è sicura di voler accettare come alternativa "impiegato metalmeccanico"; indugia un pò troppo e una nuova  schermata le sentenzia "sessione scaduta, premere il tasto aggiorna".
Tutti gli impiegati dell'ufficio vengono coinvolti nella lotta contro il computer, procedono a tentativi clickando su ogni oggetto visibile dello schermo, ma nessuno è in grado di trovare il tasto aggiorna (o refresh, o reload, o riprova)


Finalmente la direttrice dell'ufficio subentra nella contesa e decide di risolvere il problema resettando il PC e  iniziando da capo la transazione ... quattro o cinque riavvii dopo, grazie all'impegno congiunto di diversi impiegati che ringrazio pubblicamente per la loro incompetenza, finalmente esce in stampa una dichiarazione nella quale sottoscrivo che:

- non ho rubato quel denaro
- non ho carichi pendenti
- non sono un personaggio pubblico
(se lo fossi i soldini di mia nonna non sarebbero comunque stati miei?)
- ho un impiego
- ho una residenza
- sono un bravo guaglione

Il denaro viene finalmente trasferito sul conto corrente postale! Grazie nonna!

Nel frattempo si levano delle urla nel retro dell'ufficio; un invalido, visibilmente spazientito per la lunga attesa, ha quasi schiacciato un passeggino premendo sull'acceleratore della sua carrozzella elettrica per disabili. 

Grazie cari governanti ... ora sono schedato e sapete tutto su di me e sulla mia ricchezza!!

martedì 8 gennaio 2013

Manichini



Mara e Sandro si incontrano in un centro commerciale, hanno voglia di passare un po’ di tempo insieme e di acquistare qualche regalo per le feste di fine anno; i sistemi di sorveglianza integrati con i totem pubblicitari li accolgono con entusiasmo, vengono subito inviati sui loro smartphone i messaggi personalizzati ..

Gentile Mara, grazie per essere tornata al centro commerciale di Roma Sud Est!

Oggi, solo per te, un trattamento di pulizia del viso a € 30  presso “Faccia d’Angelo”, a pochi passi sulla sinistra;  puoi estendere l’invito allo stesso prezzo anche al tuo nuovo accompagnatore, di dieci anni più giovane di te,  i nostri negozi partner ci assicurano che anche lui è un abituè dei trattamenti estetici!

A pochi passi sulla destra potresti tornare a visitare il negozio di intimo “Splendide trasparenze”, che già conosci, e dove Sandro ha acquistato negli scorsi mesi molti regali per le amiche adolescenti che lo accompagnavano.

Se invece vuoi divertirti un po’ ti segnaliamo che tra i film in programmazione presso la Sala Rossa potrete ammirare la riedizione di “Basic Istinct”, un capolavoro che si addice al tuo profilo psicologico di donna mantide religiosa.

Ancora grazie per la preferenza che ci hai riservato, cara amica!!

Ed ecco la notizia che ha ispirato la situazione di fantasia appena descritta (1)

Da vuoto bellimbusto ad agente della sicurezza: il manichino si trasforma e identifica i ladri nei negozi di moda. Ma non solo: identifica anche i clienti. Si chiama EyeSee, è una tecnologia italiana che si sta diffondendo nei grandi store in tutto il mondo. Dall’esterno, sembra un regolare fantoccio da vetrina, con un’affusolata silhouette di polistirene, il suo volto inespressivo e la sua posa improbabile. Dentro è tutta un’altra cosa: una fotocamera nascosta dietro gli occhi registra, grazie a un software di riconoscimento facciale, età, genere e razza dei passanti e invia i dati a un software analogo a quelli usati dalla polizia o all’aeroporto per identificare i criminali. La tecnologia che rende il manichino bionico è stata lanciata nel 2010 dopo esser stata sviluppata dall’italiana Almax Spa insieme a Kee Square, spinoff del Politecnico di Milano. Ogni manichino «truccato» costa 4 mila euro. Il manichino bionico è già in vendita in tre Paesi europei e negli Stati Uniti. 

Case di moda e negozi di lusso lo amano già. Non solo permette loro di beccare eventuali ladri, ma anche di raccogliere preziosi dati sulla clientela, un bottino proficuo sui cui di solito si mette le mani più facilmente attraverso il commercio online. Con la crisi che attacca anche il mercato dei beni più di lusso, i venditori cercano di personalizzare la propria offerta ricorrendo all’aiuto della tecnologia. A differenza di una comune telecamera che pende da un angolo del soffitto, il manichino, guardando il cliente negli occhi, riesce a carpire più informazioni.

Alcuni commercianti hanno raccontato come, grazie alle informazioni così ottenute, hanno reimpostato il loro business, incrementando le vendite: da chi ha riaggiustato la vetrina a misura d’uomo (invece che di donna), a chi ha introdotto una linea per bambini al negozio che ha assunto un usciere cinese dopo essersi accorto che un terzo della sua clientela pomeridiana è cinese. 

 (1) http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/12_dicembre_11/manichino-bionico-anti-ladri_93d5e8ee-42cf-11e2-af33-9cafd633849d.shtml