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giovedì 19 luglio 2012

Nuove professioni: la coccolaia



Come si chiama colei che fa' le coccole ?

COCCOLAIA ?   COCCOLATRICE ?  COCCOLINA ?



Fonte http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2012/07/19/NY-apre-salone-coccole-pagamento-_7206959.html


La 'coccoleria' (in americano 'the snuggery') ha aperto solo un mese fa nel cuore di Rochester nello stato di New York e gli affari gia' vanno a gonfie vele: il nuovo business creato ed ideato dalla 29enne Jackie Samuel, sta dando frutti insperati.

A raccogliere l'offerta della neolaureata, agente immobiliare in cerca di arrotondare le entrate, Jackie, sono in molti: per 60 dollari l'ora Jackie vi abbraccia in un letto comodo al centro del negozio, vi tiene stretti con gesti assolutamenti casti. Vi coccola insomma, con una intimita' che - come sottolinea la donna nelle interviste con i media Usa - non hanno nulla a che vedere con il sesso.

"Fare le coccole e' qualcosa che mi piace fare - dice Jackie, moretta, nasino all'insu' e aria innocente - la nudita' non e' permessa".
Trasformata la passione innata in un' impresa, la ragazza precisa: "Penso che ci sia moltissima gente che non ha nessuno nella vita che gli dia un tocco rassicurante, gli abbracci fanno bene".
Samuel ha studiato un libro chiamato il "sutra delle coccole" in cui si illustrano 100 diverse posizioni di coccole e afferma di essere pronta a farle tutte.

Il suo sogno? Allargare il business, assumendo nuove persone pronte a fornire coccole ed un giorno, se le entrate saranno sicure e solide "fare coccole gratis ai poveri, ai senzatetto".

lunedì 16 luglio 2012

Tetti dei condomini


La ricerca della tana, o meglio del luogo dove abitare è sicuramente una cosa interessante, una esperienza che tutti affrontiamo nella vita; ok, lo sappiamo bene, un edificio di 20 piani può creare qualche problema se manca la corrente, vi ci vedete a salire senza ascensore? 
Però i prezzi d’acquisto delle case nei "palazzi a torre" sono un po’ più bassi .. vanno valutati i pro e i contro. 


Ho girato un po’ e alla fine mi sono orientato su un appartamento al quarto di sei piani; sono stato fortunato per "il pericolo sventato" e mi secca ammettere che nelle mie valutazioni non avevo pensato proprio a tutto; nonostante cerchi sempre di prendere in considerazione anche gli aspetti apparentemente più insignificanti non avrei mai immaginato che fra le servitù ... ma andiamo per gradi, la realtà non smette mai di stupirci, è sempre superiore alla nostra immaginazione.

Le cose di cui mi sarei preoccupato qualche anno fa …


Sono proprietario di un appartamento in una palazzina condomininiale. Negli ultimi anni si sono verificate infiltrazioni di acque piovane dal terrazzo condominiale, ed essendo il mio appartamento all'ultimo piano, è stato gravemente danneggiato. Non racconto tutte la trafila di proteste in assemblea condominiale, le raccomandate da me inviate agli amministratori, le consulenze di avvocati vari che ho fatto....insomma tra amministratori che fuggono, e altri condomini che si oppongono ai lavori, alla fine la riparazione della parte di terrazzo con le infiltrazioni non si è mai fatta ... 


Buongiorno, sul tetto del condominio dove abito dei piccioni hanno fatto il nido, sono cresciuti e si sono moltiplicati, creando disagi ENORMI sia negli spazi comuni sempre sporchi e maleodoranti, sia nelle terrazze private, sia nelle cappe del  barbecue  su cui cade di tutto tra cui anche gusci di uova. Secondo voi, è possibile un intervento dell'ufficio di igiene? Non è obbligato ad intervenire in casi come questi? Vi ringrazio anticipatamente...

Roma, aprile 2010
Un quartiere contro l'antenna killer. Il comitato cittadino rilancia la battaglia contro l'antenna di telefonia mobile  sul tetto di un condominio alla periferia Nordest di Roma. Secondo gli abitanti della zona, che da un anno e mezzo si battono contro la sua installazione, l'antenna è entrata in funzione nonostante i ripetuti tentativi dei cittadini di richiedere un intervento del sindaco, per aprire un tavolo di trattativa per la delocalizzazione dell'impianto.

Londra, luglio 2012
Le Olimpiadi di Londra 2012 sono alle porte ma i cittadini degli alloggi situati nella Fred Wigg Tower si ribellano.  La Fred Wigg Tower è situata nel quartiere di Leytonstone, a pochi passi dal cuore pulsante dei prossimi giochi Olimpici, ed è proprio per questo motivo che per ragioni di sicurezza e di ordine pubblico che proprio sul tetto di questo edificio saranno piazzati dei missili utili per garantire che tutto funzioni come previsto e per difendere il villaggio olimpico.
Gli abitanti però non ci stanno e si rivolgono ai giudici. Pare infatti che tale decisione costituisca una grave violazione del Protocollo della Convenzione Europea sui Diritti Umani, per la precisione si tratterebbe della violazione degli Articoli 8 e 1. Non si tratta comunque di una notizia nuova, è già da tempo che se ne parla. La novità sta nel fatto che adesso sarà il tribunale a decidere dell’intera vicenda.
I residenti della casa popolare, 117 famiglie, si sono recati di fronte all’Alta Corte per opporsi con forza all’utilizzo del proprio tetto come luogo dove posizionare i missili terra aria. Inoltre i residenti sostengono di non essere stati consultati in maniera esaustiva per quanto riguarda la localizzazione di tali missili, ciò per loro risulta inconcepibile, poiché si tratta comunque di armi ad altissimo potenziale.


La Fred Wigg Tower non è l’unico luogo voluto dal Ministero della Difesa per collocare serie di missili. Sono infatti sei i siti utilizzati. La volontà del Ministero della Difesa britannico è quella di sconfiggere un eventuale rischio terroristico che potrebbe abbattersi sulla capitale britannica durante lo svolgimento della manifestazione olimpica.
Il ministero della Difesa di Londra ha precisato che i missili potrebbero essere usati solo in caso di «ordini precisi dai più alti livelli del governo in risposta a una minaccia confermata ed estrema alla sicurezza». Il piano, ha aggiunto, è «legittimo e proporzionato». Il tribunale ha dichiarato che i residenti hanno espresso «shock, ansia e preoccupazione» per la prospettiva, ma sono rimasti vittima di «una sorta di equivoco» sui rischi che tale dispiegamento comporterà.




Approfondimenti su: http://www.guardian.co.uk/sport/2012/jul/10/residents-tower-government-olympic-missiles


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P.S.  La prima foto nell'articolo rappresenta due palazzi che ho visitato nella mia ricerca di casa qualche anno fà; la seconda, più in basso, è di abitazioni a Londra; i quattro edifici sono approssimativamente della stessa altezza, di 16-17 piani.


Quale è la morale di questo articolo? Direi che nessun acquirente avrebbe mai immaginato che sul tetto della sua casa avrebbero potuto installare UNA BATTERIA DI MISSILI TERRA ARIA ... come nessun abitante dell'EUR sano di mente potrebbe prevedere di veder realizzato un autodromo nel giardino condominiale ... ma questa è un'altra storia, probabilmente andata a lieto fine.






lunedì 9 luglio 2012

A casa di Pino


Una amica del gruppo over50 mi parla di Pino; la sua villa con giardino, in una via dei Parioli,  è aperta per dibattiti a tema tutti i sabato sera, una specie di Speakers’ Corner romano.
E’ praticamente sicuro che ne usciremo con nuove amicizie!
Ci presentiamo in quattro all’evento della prima settimana di agosto, sappiamo che i gruppi non sono ben visti perché il confronto con gli altri deve mettere al centro l’individuo, quindi faremo finta di non conoscerci.
La buona educazione richiede che si porti qualcosa da mangiare, tramezzini, bevande analcoliche, pizza, pasticcini. Il padrone di casa mette a disposizione l’ambiente e garantisce il regolare svolgimento dell’evento facendo da moderatore nella discussione.
All’ora di inizio siamo una ventina di persone, di tutte le età, con una leggera prevalenza di donne.
I partecipanti propongono diversi temi sull’incontro e la conoscenza degli altri, scegliamo a maggioranza di parlare delle “aspettative”.

Un tipo barbuto, con la giacca bisunta, comincia a illustrare i comportamenti e condizionamenti dell’uomo dell’antica Grecia; alcuni partecipanti alzano gli occhi al cielo, forse hanno già sentito in precedenti occasioni i riferimenti ai greci e ne hanno le scatole piene.

Dopo 5 minuti Pino ringrazia il “professore” e passa la parola a Rosa, una delle amiche con cui sono arrivato; ci racconta del suo spasimante che incontra tutti i mercoledì, lui le ha detto che è l’unico giorno che può dedicarle senza che lo sappia la moglie; Rosa è tormentata, vorrebbe un rapporto diverso e non riesce né a farglielo capire né a distaccarsene.

Massimiliano, un quarantenne con un completo nero dal look elegante e ricercato,  inizia ad affrontare il tema proposto da una prospettiva insolita; sostiene che oggi è il genere femminile a condizionare ogni aspetto sociale, andando regolarmente a sopraffare l’individuo di sesso maschile.
Ci pone interrogativi su quella forza oscura e occulta che paralizza psicologicamente gli uomini impedendo loro  di prendere consapevolezza della loro condizione di subalternità al “femminile” nell’attuale contesto storico e sociale.

Alcune delle donne che lo ascoltano si dimostrano visibilmente infastidite, gli dicono che sta “sparando cazzate”, ricordano fatti di cronaca recenti nei quali è evidente il machismo e la discriminazione delle donne.

Il padrone di casa ha qualche difficoltà a calmare gli animi, cerca di riportare la conversazione sull’argomento principale, evitando eclatanti divagazioni.

E’ il mio turno, non so cosa dire, non sono mai stato un filosofo né un grande oratore; a differenza di altri non parlo per sentire l’eco della mia voce, né per convincere qualcuno delle mie opinioni;  lascio affiorare i pensieri sul tema e racconto di un recente viaggio di 150 km, col traffico e col caldo torrido, per raggiungere Sara nella località dove si trova in vacanza e portarla a cena in riva al mare; quando ci sediamo e iniziamo a mangiare lei mi rimprovera per non averle riempito il bicchiere, di non aver notato il suo nuovo taglio di capelli. Concludo il mio racconto e le esternazioni dei miei pensieri con la frase di Troisi  “pensavo fosse amore, invece era un calesse”.

Si susseguono altri interventi e dopo un paio d’ore terminiamo questa fase; ci dedichiamo prima al buffet poi  alla successiva fase di  confronto a gruppi ristretti e socializzazione.

Massimiliano si avvicina a Rosa, le dice che comprende molto bene il suo disagio, vorrebbe esserle vicino; non vede in lei una donna prevaricatrice, ma un animo gentile.

Mi raggiunge una signora quarantenne, un po’ cicciottella e sorridente; commenta il mio racconto dicendomi che certamente “lei” non ricambiava il mio sentimento profondo; sostiene che queste cose sono all’ordine del giorno, ne ha viste e vissute tante di situazioni simili .. non capisco bene se ci sta provando, vuole apparire interessante e comprensiva, forse dovrei dirle qualcosa di intelligente e spiritoso.
Dopo dieci minuti di sguardi e sorrisi mi lascia il suo recapito telefonico, spera di rivedermi presto, mi dice di chiamarla giovedì!

La saluto con entusiasmo e mi allontano, poi guardo il biglietto che mi ha lasciato:

Dottoressa xxxx xxxxx     telefono: 333 xxxxxxx
Psicoterapeuta a orientamento cognitivo comportamentale
Riceve per appuntamento tutti i giovedì presso il suo studio di Via xxxx a Roma


 Che delusione stasera da Pino!

giovedì 5 luglio 2012

Occhiali per la realtà aumentata

Articolo vergognosamente scopiazzato recuperando pezzi su internet .. facciamo insieme qualche considerazione; se lo rileggeremo fra qualche anno sembrerà tutto normale e scontato?

info su  https://plus.google.com/111626127367496192147/posts

Non sapete cosa regalare a vostra nipote fra due anni? Vostro figlio si perde sempre e dovete andare a recuperarlo nei luoghi più lontani?  Ok, prepariamoci .. ci toccherà adeguarci alla tecnologia emergente.
 
Gli occhiali per la realtà aumentata cambieranno la quotidianità nel profondo. E non è uno scherzo. La notizia degli occhiali che consentono di scattare foto, inviare mail, avere indicazioni stradali, leggere messaggi, effettuare videochiamate e persino registrare video è infatti talmente futuristica da essere parsa inizialmente un pesce d’aprile. Il New York Times già a febbraio aveva anticipato il progetto, poi più nulla. Ora è ufficiale e sembra proprio vero: un giorno si potranno inforcare gli occhiali e vedere il mondo in maniera differente, anzi aumentato, insomma strano. Il costo secondo il New York Times dovrebbe oscillare tra i 250 e i 600 dollari ed entro il 2014 potrebbero già essere in commercio.

Il progetto consiste in una montatura con una piccola lente-display sopra l'occhio attaccata agli occhiali e una videocamera.  In uno dei video diffusi si vede un ragazzo che si sveglia e immediatamente nella sua lente compaiono icone in stile Android mentre, durante la prima colazione, il giovane legge mail e invia sms. Il filmato prosegue mostrando tutte le funzionalità degli occhiali e il loro effetto sulla vita quotidiana. Il giovane esce di casa e il servizio di metropolitana è sospeso, allora le lenti miracolose mostrano al ragazzo il percorso a piedi alternativo, mentre gli vengono segnalate le coordinate geografiche dei suoi amici e le indicazioni per lo shopping.
 
Avete mai provato a far sorridere un bambino puntandogli contro una minacciosa e scura reflex? Non lamentatevi poi col pupo se il risultato della foto è un bel broncio laddove vi aspettavate un po’ di dentini. Ben più facile invece indossare un paio di occhiali e sorridere a vostro figlio che probabilmente ricambierà il gesto. Se poi gli occhiali in questione fossero dei Google Glass, nel frattempo avreste anche catturato foto e video del vostro pargolo, magari condividendoli via Hangout con il cattivo papà assente da casa.


Ma i super occhiali possono anche andare oltre. E per dimostrarlo, Google inietta sui propri occhiali una scarica di adrenalina. I Google Glass  trasmettono in streaming un lancio dall'elicottero per un volo in "Skydiving". Sono gli occhiali stessi, indossati dai partecipanti, a immortalare tutte le scene dimostrando peraltro una interessante qualità dell'immagine ed importanti performance anche nella situazione estrema del volo.

Ma non è oro tutto quello che luccica! Nessuno parla delle radiazioni associate alla ricezione e trasmissione di questa valanga di dati, elaborati nei chip a pochi millimetri dal cervello. Inoltre le informazioni che ti arrivano possono distrarti dalla realtà, magari mentre attraversi la strada o sei alla guida; ti raggiungeranno i messaggi pubblicitari sui prodotti in offerta quando sei al supermercato, o potresti essere invitato in un luogo di culto o di perdizione se sei nelle immediate vicinanze.
Tra i tanti servizi offerti c'è la possibilità di geolocalizzare gli amici, i figli e… le mogli! Cosa succederà quando ti accorgi che tua moglie e il tuo amico stanno camminando insieme, a pochi isolati di distanza da te?

E ora torniamo a sognare ... TU, proprio TU, potresti registrare una dichiarazione d'amore, un tramonto, la stretta di mano con il tuo calciatore preferito, per poi rivivere magicamente  questi momenti mille volte rivedendo il filmato. 
E come non pensare per un momento alla scena del film American Pie, nella quale Jim tenta di trasmettere agli amici della scuola in diretta via Internet  le immagini di Nadia che si spoglia davanti a lui? 

Ok, prepariamoci .. tra non molto ci sarà una fila estenuante davanti a MediaWorld, dalle 2 del mattino, per tentare di acquistare questa meraviglia tecnologica appena sarà disponibile! E chi se ne frega del TG che Vi riprende con sconcerto, dimenticando per un momento lo spread e la disoccupazione.


lunedì 2 luglio 2012

Google Street View


Quest'articolo, ripreso da internet, ci parla del Grande Fratello che ci osserva ovunque .. io non ci credevo, poi ... sono andato in vacanza lontano dalla mia abitazione e sono stato scovato da altri, l'auto rossa nella foto è  mia! La segnalazione mi è giunta alcuni mesi dopo ...



fonte: http://affaritaliani.libero.it/cronache/societa_boom_di_divorzi_street_view310309.html

Società: I tradimenti si scoprono con Google Street View
 
Fotografati mentre entrano nei sexy shop o in situazioni imbarazzanti. E poi messe in rete. A far scoppiare le coppie ora ci pensa internet. Ed è soprattutto l'innovativo servizio stradale di Google, Street View, a far separare gli innamorati. Negli ultimi mesi, infatti, diversi matrimoni sono andati a rotoli a causa delle immagini pubblicate sulle mappe fotografiche del motore di ricerca. In alcuni casi i soggetti sono stati immortalati in situazioni imbarazzanti, come ad esempio all'ingresso di un sexy shop, in altri casi invece sono stati ripresi dove non dovevano essere.

Per puro caso, su Google Maps, ha visto l'auto di suo marito, parcheggiata fuori dalla casa di un'altra donna. Sfortunatamente per l'uomo, l'auto, un fuoristrada della Range Rover, era facilmente riconoscibile: aveva infatti alcune borchie che rendevano il Suv diverso da tutti gli altri. Così la donna ha subito chiamato il suo avvocato ed ha chiesto il divorzio. Suo marito ha cercato di giustificarsi, raccontando di essere lì per lavoro, ma le sue giustificazioni sono stati inutili: Google Maps lo ha "beccato".

Di storie del genere, ormai, gli avvocati inglesi ne hanno già sentite molte. Una donna inferocita ha chiesto la separazione dopo aver visto su Street View l'auto del marito parcheggiata di fronte alla casa di un'amica molto intima. L'uomo avrebbe dovuto essere via per lavoro, ma la compagna ha riconosciuto la Range Rover del compagno, smascherando la tresca e dando inizio alla causa di divorzio.

GLI AVVOCATI- E non è l'unico marito infedele ad aver avuto una simile disavventura. "Parlavo di questo caso quando un altro avvocato mi ha fermato per parlarmi di un suo caso praticamente uguale. Ormai le persone si cercano su Google - ha detto l'avvocato Mark Stephens - immagino che gli avvocati del marito diranno che si è trattata di un'invasione della privacy, che gli è costata il matrimonio ma soprattutto la Range Rover". Il servizio Street View, dal suo avvio, ha già provocato molte lamentele da parte delle persone "catturate" nelle foto: alcune immagini sono state rimosse dopo queste lamentele. In particolare, nelle ultime settimane erano emersi in particolare il caso di un uomo che usciva da un sexy shop, e un altro che fumava davanti ad un cartello di "Vietato fumare".


E in effetti le separazioni legate al servizio del motore di ricerca sono in grande crescita. Le macchine fotografiche di Google, del resto, scattano senza avvertire e non è poi così raro trovarsi immortalati durante una pausa, una commissione o una passeggiata in centro. Solitamente i volti dei soggetti vengono oscurati, ma i dettagli macroscopici rimangono e non è certo difficile riconoscere persone conosciute anche solo dall'abbigliamento o dalla vettura su cui stanno salendo. Così dal suo lancio in 25 città britanniche, il 20 marzo scorso, Street View ha già collezionato circa una ventina di denunce. E' proprio vero: viviamo in un grande Truman Show dove ormai nessuno può nascondere i suoi segreti...