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mercoledì 6 febbraio 2013

Palla di vetro

Anche oggi un trafiletto attira la mia attenzione ... sembra che vogliano brevettare l'esperienza, la saggezza dei nostri anziani che ricordano e hanno imparato qualcosa dal passato, dalle dittature, dalle promesse degli amministratori della cosa pubblica, dalle alluvioni annunciate, dai soldi destinati ai terremotati e poi stornati ... vabbè, leggete il seguito e pensateci un pochino; alla fine proviamo insieme a rispondere a questa domanda: se il modello matematico lo applicassimo alla politica in Italia, che uscirebbe fuori?


I tecnici di Microsoft ed i ricercatori del Technion-Israel Institute of Technology hanno annunciato la realizzazione di un nuovo algoritmo che permettebbe di prevedere ciò che avverrà in futuro sulla base degli avvenimenti passati. 
Questo sistema potrebbe essere utilizzato per conoscere per tempo i pericoli verso i quali potrebbe andare incontro una città, una regione od un'intera nazione. Ne è certo uno dei responsabili del progetto, Eric Horvitz - ricercatore più volte messosi in evidenza, presso i laboratori di Microsoft Research, per le sue intuizioni innovative - che parla di una correttezza dei risultati, prodotti dal suo algoritmo, tra il 70% ed il 90%.



Il lavoro di Horvitz non è frutto di uno studio improvvisato ma ha richiesto anni di impegno e la partecipazione di alcuni riceratori israeliani tra cui Kira Radinsky. Il sistema poggia su ampie sorgenti di dati quali, ad esempio, l'archivio del New York Times dal 1986 al 2007, DBpedia - progetto aperto e collaborativo per l'estrazione e il riutilizzo di informazioni semanticamente strutturate estratte da Wikipedia -, WordNet (strumento che consente di stabilire il significato delle parole) ed OpenCyc (progetto per l'intelligenza artificiale che permette di combinare in una struttura dati tutte le entità rilevanti e le loro relazioni; si parla di rappresentazione della conoscenza).
Elaborando i dati provenienti dallo studio del passato ed unendo tali informazioni con i segnali più aggiornati, l'applicazione di Horvitz sarebbe capace di stabilire, con buona approssimazione, ciò che accadrà nel breve termine (1)


La logica è tanto semplice quanto sorprendente:
ANALIZZARE EVENTI CORRELATI
Nell'era digitale ogni evento può assumere i contorni di una notizia su quotidiani e siti internet. Con la giusta potenza di calcolo, quella di cui ora si può disporre abbastanza agevolmente, l'uomo è in grado di analizzare tutti gli eventi, di qualsiasi tipo, accaduti nella stessa zona prima, ad esempio, di tragedia.
COSTRUIRE MODELLI PER IL FUTURO
Il computer, nelle intenzioni dei ricercatori, dovrebbe, quindi, utilizzare formule complesse per capire quali notizie o articoli possano correlarsi al fatto in questione e costruire, di conseguenza, un modello in grado di prevedere il futuro.
STIMARE LE POSSIBILITÀ DI UN'EPIDEMIA
Associando su scala globale dati su eventi naturali e sociali, il software potrebbe essere in grado, per esempio, di stimare la possibilità dell'esplosione di un'epidemia di colera in Congo. Un'intelligenza artificiale capace di adattare le previsioni secondo l'area geografica o la situazione socio-economica del Paese preso in considerazione. Precipitazioni anomale in Angola, per esempio, hanno alte probabilità di essere seguite da un'inondazione e da una diffusione endemica, o da disordini. Le stesse condizioni meteo in Italia darebbero adito a una previsione differente. Utilizzando modelli simili, analizzando le notizie di cronaca nera è possibile prevedere lo scatenarsi discontri sociali.


Horvitz e Radinsky hanno dichiarato che il loro software, ancora in fase di sviluppo, analizzando gli archivi, ha azzeccato le date di numerose tragedie del passato, con uno scarto di pochi giorni (2)


(1) http://www.ilsoftware.it/articoli.asp?tag=Microsoft-l-analisi-degli-eventi-passati-per-predire-il-futuro_9600
(2) http://www.lettera43.it/tecnologia/scenari/usa-software-prevede-il-futuro-studiando-il-web_4367582717.htm