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martedì 25 settembre 2012

Questa nostra vita


Riandando ad un romanzo letto tanto tempo fa, mi pare di ricordare scritto dall'americano MASON, di uno struggente amore sorto in Birmania durante la seconda guerra mondiale tra un ufficiale inglese ed una giovane giapponese con funzioni di interprete, ho avuto modo di riflettere proprio all'inizio dell'opera e di leggere le parole di un antico proverbio cinese che così si esprime: sul cartello è scritto “non sciupate questi fiori” ... ma pel vento è inutile perché non sa leggere. 

Quanta verità in quelle semplici parole dettate dalla saggezza e dalla spiritualità di un vegliardo che hanno ispirato il percorso e la conclusione dell'opera. 

Ma non è forse in queste parole, nell'attenta lettura del romanzo, in alcuni passi significativi l'iter della nostra vita terrena?
La nostra nascita, i nostri genitori, la formazione culturale durante gli anni di scuola, l'inizio di rapporti con i nostri coetanei, la nostra adolescenza, la continuità negli studi o l'apprendimento di mestieri con l'inserimento nel mondo del lavoro, i primi successi, qualche delusione, i primi amori, la gioia delle nozze, quella di avere figli, pieni di speranze, di entusiasmo, sempre felici e gelosi del tepore dell'affetto dei nostri cari.

 
Talvolta il prosieguo del nostro vivere non è proprio quello auspicato. Si affacciano timori e preoccupazioni per un possibile incerto domani, la tristezza e il vuoto lasciato da familiari e amici che non sono più e questa mestizia, un po' alla volta, ci allontana e ci fa rimpiangere le gioie passate. E, ovviamente, non mancano i timori per la nostra salute, quella per i nostri cari e come non pensarci ai dubbi sulle infermità del nostro tempo?

E cosa dire del risveglio? Meraviglioso, pieno di speranze e di dubbi fugati, di una primavera che ritorna, ricca di fiori, di ciclamini, di giunchiglie, di campi portatori di copiose messi, di alberi che promettono frutti succulenti, delle buonissime more di montagna, di piacevoli e sane escursioni, di una gita in posti vicini o in località lontane?

Questo l'itinerario di alterne vicende della nostra vita. Dobbiamo accettarlo così com'è e percorrerlo.

Non dimentichi, chi crede, che artefice di tutto ciò è la presenza dell'Altissimo nei nostri cuori e nel ricordare teneramente che le persone che abbiamo amato e, sempre per chi crede in questi valori, ci proteggono e ci guidano. 

T. 02 gen. 2007