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mercoledì 17 ottobre 2012

Auto blu




I cani da riporto cacciano a vista e di solito si tende a chiamare la loro bocca “soffice” in quanto non rovina la preda. Grandi sono le soddisfazioni che sanno dare al loro padrone, quando trionfanti tornano indietro deponendo nelle sue mani il selvatico.

  
Eravamo saliti sul tetto per sostituire l'antenna TV; Eugenio ed io guardavamo il Terminillo per orientarci verso il ripetitore, ma delle voci un pò concitate ci distolsero dal lavoro ...

"Spillo, dove hai preso quel pollo, lascialo andare!ripeteva Linda, preoccupata dalle conseguenze del comportamento del suo cane.  Elvira invece correva disperata verso il pollaio per verificare se una delle sue povere galline era stata rapita.
Ci sentivamo impotenti, dal tetto non potevamo intervenire, ma solo assistere al dramma che si stava consumando.

Linda ed Eugenio sono i padroni di Spillo, un cane di città che passa un paio di mesi l'anno in vacanza; la vita di paese, il traffico di auto molto ridotto, l'indole buona del cane permettevano che si muovesse in completa libertà; stavolta però le cose non erano andate per il verso giusto e l'istinto della caccia era tornato a manifestarsi.

La notizia si diffuse in un attimo via spettegulez e dopo alcuni minuti arrivò il proprietario del pollo che esternò tutta la sua indignazione nei confronti della gente di città che mandava in giro i cani sciolti e senza museruola. 
Il cane  posò delicatamente e  con orgoglio il pollo fra le mani di Linda, per poi andare a giocare con un osso che qualcuno aveva appena gettato in strada. 
Il pennuto tornò felicemente al sicuro scortato dal suo padrone e il paese si divise per giorni tra innocentisti e colpevolisti.
Qualcuno a molti chilometri di distanza avrà saputo di questo fattaccio, e anche se sono passati molti anni e Spillo non è più fra noi, per non incorrere in analoghi rischi ha deciso di correre ai ripari!


 fonte: http://www.abitarearoma.net/index.php?doc=articolo&id_articolo=28684

"Che le mie preziose dodici galline padovane e il mio rarissimo esemplare di gallo Orpington" - ha dato disposizione il dimissionatosi Governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo - "vengano trasferite, dalla mia residenza ufficiale di Palermo alla mia residenza privata di Catania, su un'auto di servizio e sotto adeguata scorta".

Una barzelletta? Macché: la pura verità. Ad ennesima dimostrazione di dove possa arrivare sia l'assurdo spreco del pubblico denaro sia l'arroganza e la megalomania di certi amministratori. 
Ma l'ex Governatore Raffaele Lombardo - ha cercato di addolcire la pillola il suo "entourage" - ha lasciato il suo splendido cavallo "Zorro" (regalo del sultano dell'Oman) al presidio ospedaliero "Villa delle Ginestre" perché venga utilizzato per i progranni di ippoterapia. 
Senza però alcun accenno - ecco l'ingannevole "furbata" - al costo del mantenimento dello splendido "Zorro" e, cioè, 2.300 euro mensili per vitto, alloggio e strigliatura. 
Qualche manciata di granturco per il suo personale pollaio, insomma, l' ex Governatore, fatti i conti, ha ritenuto potesse pure sostenerla.
I 2.300 euro di spesa per lo splendido "Zorro", invece, meglio lasciarli al presidio ospedaliero "Villa delle Ginestre" che tanto, poi, girerà le fatture alla solita Regione. Cioè ai soliti siciliani.